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ASA realizza ogni anno investimenti per interventi di miglioramento e potenziamento delle strutture dedicate al servizio idrico integrato. Una quota significativa di questa spesa è destinata alle manutenzioni straordinarie. Nuove opere di distribuzione, stoccaggio, potabilizzazione idrica, di collettamento e depurazione dei reflui completano il quadro degli interventi tipici della gestione del Servizio idrico integrato.
Il Programma degli interventi, ovvero il piano operativo di programmazione degli investimenti è approvato su base quadriennale dalla autorità regionale di regolazione (AIT- Autorità Idrica Toscana) e prevede una revisione biennale. ASA deve attenersi al programma ed è soggetta a severe penalizzazioni laddove non lo realizzi o lo realizzi parzialmente, oppure, pur realizzandolo, non raggiunga gli standard prefissati. Durante il periodo di esecuzione degli interventi, ASA ha facoltà di richiedere ad AIT varianti al Piano. Ragioni tecniche comprovate, o la modifica dell’ordine di priorità che ASA deve motivare, consentiranno alla AIT di valutare e decidere in merito alla richiesta.
Dunque, gli investimenti vengono realizzati da ASA in un sistema totalmente regolato nel quale le autorità (regionale: AIT, e nazionale: ARERA, ex AEEGSI) approvano il Piano e stabiliscono i meccanismi di ritorno economico-finanziario degli investimenti realizzati attraverso la disciplina tariffaria.
Quest’ultima prevede la copertura dei costi di ammortamento secondo le aliquote applicabili ai beni realizzati (cespiti) cui si aggiunge una quota integrativa a copertura degli oneri finanziari correlati al capitale netto investito calcolata in base al tasso di riferimento e a un indice di rischiosità specifico del servizio idrico.
Anche per gli anni 2020-2021 il tasso a copertura degli oneri finanziari vale il 3,73% del capitale netto investito, come deducibile dall’art. 11 della Delibera ARERA n. 580/2019 (MTI-3).
Questa disciplina vale per tutti i gestori nazionali.
Tabella 1. Gli investimenti nel servizio idrico integrato (escluso altre attività idriche)
Servizio |
Nuova Opera |
Allacciamenti |
Adeguamento e potenziamento |
Manutenzione straordinaria |
Totale complessivo |
ACQUEDOTTO |
3.973.263 |
477.185 |
4.677.236 |
3.376.668 |
12.504.352 |
FOGNATURA |
2.091.292 |
165.775 |
1.172.618 |
1.772.063 |
5.201.747 |
DEPURAZIONE |
737.958 | 2.566.974 |
1.046.964 |
4.351.896 |
|
STRUTTURA GESTORE |
1.108.258 |
522.053 |
112.706 |
1.743.017 | |
Totale complessivo |
7.910.771 |
642.960 |
8.938.881 |
6.308.400 |
23.801.012 |
Tabella 2. Gli investimenti nel servizio idrico integrato per zona
Distretto |
ACQUEDOTTO |
FOGNATURA |
DEPURAZIONE |
STRUTTURA GESTORE |
Totale complessivo |
Nord – Est |
2.824.086 |
1.635.505 |
1.575.249 |
15.448 |
6.050.289 |
Bassa Val di Cecina |
1.660.277 |
1.212.261 |
1.159.877 |
255.239 |
4.287.653 |
Alta Val di Cecina |
2.241.283 |
1.328.522 |
396.583 |
0 |
3.966.388 |
Val di Cornia |
1.623.383 |
454.824 |
681.680 |
0 |
2.759.887 |
Elba |
2.438.923 |
478.391 |
312.121 |
0 |
3.229.435 |
ATO5 |
1.716.400 |
92.243 |
226.386 |
1.472.330 |
3.507.360 |
Totale complessivo |
12.504.352 |
5.201.747 |
4.351.896 |
1.743.017 |
23.801.012 |
Tabella 3. Gli investimenti nel servizio idrico integrato e in altre attività idriche
2018 |
2019 |
2020 |
|
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO |
20.029.772 |
21.893.414 |
23.801.012 |
ACQUEDOTTO |
11.583.874 |
11.277.074 |
12.504.352 |
FOGNATURA |
3.815.286 |
3.860.237 |
5.201.747 |
DEPURAZIONE |
4.072.026 |
5.107.227 |
4.609.035 |
STRUTTURA GESTORE |
558.586 |
1.648.876 |
1.485.879 |
ALTRE ATTIVITÀ IDRICHE |
235.058 |
710.576 |
663.724 |
ACQUA ALTA QUALITÀ |
55.130 |
364.740 |
127.080 |
ACQUA INDUSTRIALE |
179.928 |
133.601 |
501.518 |
DEPURAZIONE INDUSTRIALE |
– |
212.235 |
35.126 |
TOTALE |
20.264.830 |
22.603.990 |
24.464.736 |
Tabella 4. Gli interventi in infrazione
Agglomerati |
Totale Progetto |
Totale Contributi |
Totale Tariffa |
Totale costo al 31/12/2020 |
Totale costo ancora da spendere |
AGG010_POMARANCE |
3.073.834 |
2.945.667 |
128.167 |
2.585.980 |
487.854 |
Totale complessivo | 3.073.834 |
2.945.667 |
128.167 |
2.585.980 |
487.854 |
La tabella 4 riporta gli interventi riguardanti fognatura e depurazione oggetto di infrazione comunitaria per gli agglomerati che risultano non conformi agli articoli 3 e/o 4 e/o5 della Direttiva Europea.
Nel 2020 è stato completato e messo in servizio il nuovo sifone della fognatura nera in via dei Pensieri a Livorno in sostituzione di un collettore DN600 che occupava in parte la luce libera della sezione di deflusso del rio Maggiore, nell’ambito dei lavori di riduzione del rischio idraulico del Genio Civile a seguito dell’alluvione del 2017. È stato inoltre ultimata la demolizione del ponte-canala dell’acquedotto industriale in loc. Biscottino, per dar corso alla prescrizione del Genio Civile a valle della sua sostituzione con una condotta in subalveo.
Sono state completate le opere principali del depuratore di Pomarance della potenzialità di 4.500 Abitanti Equivalenti compreso il nuovo sistema di collettamento, del nuovo serbatoio “Cappuccini” della capacità di 1.800 mc a Volterra ed il nuovo sistema di collettamento dei reflui da Ponteginori al depuratore di Saline di Volterra comprensivo dell’adeguamento della rete fognaria di Ponteginori; il collaudo e la messa in servizio di queste opere è prevista per il 2021.
Sono state avviati gli interventi per il revamping della condotta Magona, la sua interconnessione con le altre adduttrici all’impianto di Campo all’Olmo e con la rete di distribuzione di Piombino, che si concluderanno nel 2021.
Nel corso del 2020 si è avviata la procedura di gara del nuovo dissalatore dell’Isola (STRALCIO 2: IMPIANTO TECNOLOGICO, OPERE EDILI E STRUTTURALI). Il progetto è volto a realizzare, un impianto di dissalazione di acqua di mare al fine di coprire il fabbisogno idrico dell’isola ed il conseguente recupero delle fonti di approvvigionamento site in Val di Cornia.
Ad oggi, il sistema di approvvigionamento idrico dell’isola è costituito da una condotta sottomarina in acciaio lunga 27 km di cui 24 in immersione e dai campi pozzi (circa 50 pozzi dislocati nell’isola) che riescono a produrre circa 80 l/s (il 40% della risorsa idropotabile), mentre modesto è il contributo offerto dalle sorgenti. La condotta, che collega la costa Toscana (Val di Cornia, Piombino) all’Isola d’Elba nel comune di Rio, trasporta al massimo 160 l/s, contribuendo in maniera determinante a garantire il soddisfacimento della richiesta idropotabile dell’isola (circa il 60%). I recenti monitoraggi eseguiti su quest’ultima hanno rilevato uno stato di conservazione accettabile nonostante invecchiamento. Tuttavia, non si possono escludere rotture dovute all’azione del mare o ad incidenti con imbarcazioni.
Il dissalatore in fase di appalto ha una potenzialità di 80 l/s, e comunque non riuscirebbe a garantire l’autonomia completa dell’isola, che necessita almeno di ulteriori 80 l/s se si considera il possibile evento di rottura della condotta attuale.
Per ottenere questo risultato è stata avviato uno studio di fattibilità per garantire l’autonomia idrica dell’Isola d’Elba verificando varie soluzioni alternative che si concluderà nel primo semestre del 2021. A seguire di questa analisi tecnico-economica verrà eseguito il progetto preliminare della soluzione più idonea per far sì che l’isola d’Elba diventi autonoma dal punto di vista idrico, ovvero scollegata dalle risorse sotterranee della Val di Cornia.
Il progetto generale delle opere del Dissalatore di Mola, comprendente le opere di collettamento a terra e le opere marittime è stato avviato nel 2016 e nel 2017 ha ottenuto la non assoggettabilità a VIA ed è stato approvato da AIT a seguito di Conferenza Servizi.
Nel corso del 2019 sono stati affidati i lavori del primo stralcio di opere, relativo alle condotte a terra che collegheranno il futuro dissalatore alla dorsale idrica dell’Elba ed alle condotte sottomarine di prelievo dell’acqua mare da osmotizzare e di restituzione del concentrato salino.
Nel 2020 è stato redatto il progetto definitivo di una variante relativa alle opere marittime a servizio del Dissalatore di Mola, variante migliorativa rispetto alla soluzione originale per i minori impatti che comporterebbe sull’ecosistema marino (Posidonia). Si è inoltre avviata la procedura di verifica di VIA del progetto di variante, che si concluderà nel 2021.