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Estratto dal Bilancio di sostenibilità 2021
Generalmente il costo dello smaltimento dei rifiuti per le aziende che gestiscono un Sistema Idrico Integrato risulta fra le prime cinque voci di spesa e dunque la definizione di obiettivi ambientali, correlati alla gestione dei rifiuti, risulta strategica a livello economico. Per questo ASA persegue costantemente i seguenti obiettivi:
ASA ha adottato modalità di gestione dei rifiuti che privilegiano il recupero dei prodotti e l’utilizzo dei rifiuti come risorsa, come l’avvio a recupero dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.
In particolare, ASA ha definito procedure gestionali che definiscono le attività e le responsabilità per l’identificazione, la classificazione, la raccolta, la documentazione e l’avviamento al recupero/smaltimento dei rifiuti prodotti nelle diverse unità locali, secondo gli standard previsti dalla normativa vigente.
Nel 2021 ASA ha prodotto 14.222 tonnellate di rifiuti, di cui il 99,7 risultano non pericolosi: il 65,2% è destinato a processi di recupero.
Rifiuti prodotti nel 2021 (Tonnellate) |
RIFIUTI PERICOLOSI | 42,06 |
di cui destinati a recupero | 10,11 |
di cui destinati a smaltimento | 31,95 |
RIFIUTI NON PERICOLOSI | 14.180,06 |
di cui destinati al recupero | 9.259,71 |
di cui destinati a smaltimento | 4.920,35 |
TOTALE | 14.222,12 |
La percentuale maggiore dei rifiuti prodotti da ASA (pari all’85% del totale dei rifiuti prodotti) è rappresentata dai fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane (CER 190805), che nel 2021 hanno superato le 12 mila tonnellate. Allo stato attuale, i fanghi prodotti nei diversi impianti di depurazione vengono smaltiti con secco variabile intorno al 20 – 25% e inviati successivamente allo smaltimento in compostaggio e discarica. Nel 2021 il quantitativo di fanghi biologici prodotti ed avviati al recupero è stato pari al 74,6% del totale dei fanghi prodotti: nel 2019 tale valore era stato del 52% e nel 2020 del 63%, con un netto miglioramento, dunque, delle quote inviate al recupero nell’ultimo anno di riferimento. Le altre principali tipologie di rifiuti speciali, generate sempre dal servizio di depurazione, sono i residui di vagliatura pari a 785 tonnellate prodotte nel 2021 e le sabbie da depurazione e potabilizzazione pari a 1.033 tonnellate prodotte nel 2021. Le terre e rocce da scavo prodotte nei cantieri ASA vengono avviate a recupero o direttamente o dopo il trattamento in impianti autorizzati. Tutti i rifiuti assimilati agli urbani prodotti dalle sedi dell’Azienda sono stati conferiti ai gestori del servizio pubblico di raccolta. Il servizio di raccolta, in particolare dalle zone di lavorazione (magazzino e officina impianti), è stato oggetto di ulteriori interventi per una migliore collocazione al recupero per ferro, legno, plastica, carta, multimateriale e imballaggi.
Relativamente all’obiettivo di incrementare il recupero dei rifiuti prodotti ASA ha avviato uno specifico studio sulla gestione dei fanghi di depurazione prodotti da impianti di depurazione di acque reflue, che è diventata una delle problematiche più rilevanti nell’ambito del Servizio Idrico Integrato. Ciò è dovuto, da un lato, ad un incremento delle utenze servite dagli impianti di depurazione, così come richiesto dalle attuali normative per la tutela delle acque dall’inquinamento; dall’altro, alla sempre maggiore difficoltà di individuare uno smaltimento finale adeguato ai fanghi di depurazione. Per questo motivo vengono continuamente analizzate e proposte nuove soluzioni per il trattamento ed il riutilizzo dei fanghi di depurazione (riutilizzo agronomico, compostaggio, ceramizzazione, ecc.), anche con riferimento a possibili recuperi di energia (combustione, co-combustione, ossidazione ad umido, pirolisi, gassificazione, etc.). Nel contesto delle strategie di approccio per l’ottimizzazione della produzione di fanghi esistono diverse soluzioni, e ciascuna può portare a margini di risparmio notevoli. L’aumento della produzione a seguito della realizzazione di nuovi impianti di depurazione associato ad una diminuzione degli spazi per lo smaltimento dei fanghi che, su base europea, prevede la completa dismissione del conferimento in discarica ed il conferimento in agricoltura solo a seguito di condizionamento ha determinato una trasformazione del mercato. L’incremento dei costi per il compostaggio, legato alla maggiore offerta di fanghi ed all’aumento della complessità dei trattamenti richiesti (anche a seguito dell’emanazione di normative specifiche regionali più restrittive sulla qualità dei sistemi di trattamento) nonché la chiusura degli smaltimenti in agricoltura ha determinato in pochi anni aumenti delle tariffe di smaltimento, oltre ad aver costretto l’Azienda a conferire maggiormente in discarica. ASA sta mettendo il massimo impegno per riportare la gestione dei fanghi civili nel sistema virtuoso dell’economia circolare, anche con impegni in termini tecnici e scientifici all’avanguardia.