Il depuratore di Rosignano funziona in modo conforme alle condizioni autorizzative e non ha avuto alcun tipo di avaria durante la stagione balneare 2018.
I lavori di raddoppio della potenzialità hanno già permesso, grazie all’avvio dei collaudi della nuova linea, di incrementare l’abbattimento del carico organico in modo significativo, quindi con condizioni già migliorative rispetto alla stagione 2017.
Dalla fine di giugno infatti tutte le acque vengono trattate con sistemi di grigliatura fine e grossolana e dissabbiatura nelle nuove sezioni progettate. Questi trattamenti primari, in caso di pioggia, sono già in grado di trattare fino a tre volte le portate medie di ingresso all’impianto ed hanno una potenzialità massima progettata sino a cinque volte.
Come detto la nuova linea biologica è stata avviata in fase di collaudo con successo e permetterà, nel prossimo autunno, quando il carico da trattare per la mancanza di presenze turistiche sarà minore, di completare anche le importanti manutenzioni già previste e comprese nell’appalto della vecchia linea depurativa.
L’impianto già oggi, pur in fase di collaudo e settaggio, è in grado di trattare maggiori portate nelle linee biologiche rispetto al 2017.
Al completamento delle manutenzioni nella vecchia linea, verrà raggiunta la massima potenzialità del progetto, arrivando a trattare in modo ancora più efficiente i picchi di portata. L’investimento complessivo dell’intervento è di € 2,9 milioni di euro.
Questi interventi permetteranno in via prioritaria di finalizzare al riuso le acque depurate per mezzo dell’impianto ARETUSA, che potrà disporre di una maggiore e migliore quantità di acqua. L’eventuale eccedenza, che andrà ad interessare la condotta sottomarina, sarà quindi di acqua depurata con trattamento sempre più spinto: la condotta sottomarina rimarrà quindi come sistema di allontanamento dalla riva delle acque depurate secondo i più alti standard di qualità.
I fenomeni segnalati di schiume a mare, registrati sia sotto costa che a largo, a Vada ma anche lungo altri tratti di Litorale, non sono da ricondurre alla condotta sottomarina, il cui funzionamento, come verificato ormai da anni, non ha relazione diretta con il fenomeno.
Indubbiamente il potenziamento dell’efficienza dell’impianto di depurazione, riducendo la presenza di contenuto organico nell’acqua, potrà contribuire al miglioramento della situazione, ma va ricordato che in caso di piogge comunque i corsi d’acqua che attraversano gli abitati e le zone rurali continueranno comunque ad apportare sostanza organica a mare che, depositandosi sul fondo, in caso di mareggiate e/o alte temperature, visto il basso fondale può essere una concausa della formazione delle schiume.
Ci preme comunque ricordare che pur in presenza del fenomeno delle schiume non sono stati registrati problemi di qualità della balneabilità, come si evince dai controlli Arpat anche effettuati di recente: in 17 punti di controllo lungo il litorale la classificazione complessiva è risultata “eccellente”.
ASA inoltre per maggiore cautela in questo periodo sta applicando la disinfezione sulle acque inviate in condotta sottomarina.
Da distinguere, rispetto alle spiegazioni di cui sopra, i casi accertati di lesione della condotta che, se pur puntualmente e celermente riparati, si sono effettivamente presentati con maggiore frequenza soprattutto in una zona specifica comunque circoscritta e distante dalla linea costiera oltre le 0,5 Miglia, ad una distanza significativa rispetto alle aree balneabili costiere.
Tra l’altro le fuoriuscite, se pur visibili in superficie, sono sempre state di acque trattate e con portate contenute e quindi con effetti del tutto circoscritti. Si segnala che la diversa colorazione è determinata dal movimento del fondale.
ASA effettua un monitoraggio periodico della condotta, avvelandosi di un contratto con ditte specializzate per ispezioni e lavori subacquei, e opera in costante collaborazione con la Capitaneria di Porto e con Il Comune per rispondere sempre tempestivamente nei casi di segnalazione di perdite lungo il tracciato.
In data odierna (Venerdi 17/08) è stato effettuato un intervento di video-ispezione che ha consentito di verificare lo stato di integrità della condotta ed in particolare del punto in cui è stata segnalata la presenza di torbidità in superficie. In questo punto è stata individuata una lesione la cui riparazione sarà effettuata nei prossimi giorni a causa della complessità dell’intervento, negli stretti tempi tecnici necessari per allestire il cantiere subacqueo.
Si ricorda infine che sono comunque in corso studi ed interventi nel Comune per migliorare la separazione delle reti fognarie nell’agglomerato urbano e per ridurre così ulteriormente il carico idraulico in ingresso al depuratore e sulla condotta sottomarina.
Depuratore San Vincenzo
Non vi è alcuna criticità nel funzionamento del depuratore cittadino Guardamare che sta lavorando ai massimi regimi per l’elevato carico estivo di massima affluenza turistica e sta scaricando acque depurate e disinfettate, rispettando i limiti dell’autorizzazione allo scarico ai sensi del D.Lgs 152/06 nel corpo idrico recettore Botro ai Marmi, ai sensi dell’autorizzazione AUA rilasciata dalla Regione Toscana.
Normalmente e per gran parte del periodo estivo i reflui depurati sono inviati direttamente al depuratore di Venturina per mezzo della condotta di spinta “Cornia industriale” e da qui scaricati nel torrente Corniaccia.
Diversamente la configurazione del periodo di massimo carico estivo, coincidente con le due settimane centrali del mese di Agosto, è quella pervista anche dalla procedura approvata dagli organi di controllo per situazioni particolari e che consiste nello scarico delle acque depurate direttamente nel torrente Botro ai Marmi, mentre i picchi di portata, soprattutto quelli nei giorni e nelle ore di massima contemporaneità di scarico in fognatura, invece di sovraccaricare oltremodo l’impianto di Guardamare, vengono inviati al depuratore di Campo alla Croce mediante la condotta di spinta e qui depurati insieme ai reflui di Venturina prima di essere scaricati nel torrente Corniaccia, sempre nel rispetto dei limiti autorizzativi.
Lo scarico nel Botro ai Marmi si rende quindi necessario sia perché la condotta di spinta non può essere sovraccaricata, sia per il corretto funzionamento del depuratore di Campo alla Croce.
La scelta di sollevare le acque dal Botro ai Marmi a valle dello scarico delle acque depurate del depuratore Guardamare e di inviarle nel reticolo di bonifica del fosso del vecchio tracciato del Botro ai Marmi è stata adottata e richiesta con specifica ordinanza dal Sindaco di San Vincenzo come misura di ulteriore sicurezza, onde limitare al minimo l’interessamento della foce attualmente molto frequentata dai turisti.
L’opera di cui trattasi è provvisoria ed è stata progettata con l’attenzione di essere facilmente removibile e con una bassa interferenza in caso di temporale estivo, ubicata in aperta campagna ed in una zona assolutamente priva di insediamenti abitativi. Tale opera sarà completamente rimossa prima dell’autunno e comunque alla fine dell’esigenza estiva.
Per quanto sopra descritto, si rassicura la cittadinanza che il sistema di fognatura e di depurazione sta funzionando ed ha sempre funzionato correttamente e che quindi, per quanto riguarda l’attività di questo Gestore, non è a rischio il litorale e la balneabilità.
Pur in questo quadro generale di salvaguardia ambientale dell’intero sistema, si tiene ad evidenziare che la caratteristica della struttura delle fognature di San Vincenzo è quella di un sistema separato ma con una significativa ingressione di acque di pioggia: esistono molti punti occulti di interconnessione tra le reti bianca e nera e purtroppo ancora molti allacci privati non conformi. In caso di forti eventi meteorologici si ha come effetto indesiderato quello di un consistente ingresso di quantità di acque di pioggia nel sistema di fognatura nera e in depurazione.
Su questo fronte è stata avviata da alcuni anni, in collaborazione tra Comune ed ASA, una capillare ricerca strada per strada delle anomalie che continuerà in modo incessante ed assiduo per eliminare il più possibile le cause di queste interferenze tra le fognature e la bonifica degli allacci non conformi e quindi per limitare sempre di più il fenomeno dello stress cui sono sottoposti le fognature e la depurazione in caso di forti piogge. Parimenti la stessa ricerca sarà estesa anche alle aree ubicate fuori dall’agglomerato urbano, per individuare ed eliminare possibili apporti anomali nelle acque dei rii e torrenti che scaricano a mare durante le piogge, potendo questi essere la causa di una momentanea alterazione della qualità delle acque di balneazione.
L’attenzione e l’impegno del Gestore ASA sono massimi per garantire un continuo miglioramento del sistema di raccolta dei reflui e della depurazione .
Negli ultimi tre anni sono stati eseguiti tutta una serie di interventi, il cui valore ammonta a oltre 1,3 milioni di euro, tesi ad innalzare considerevolmente il grado di sicurezza degli impianti, migliorando e potenziando tutto il sistema di fognatura, dei sollevamenti e della depurazione del Comune di San Vincenzo.