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Il 29 marzo 2023, all’Acquario di Livorno, si è tenuta la presentazione del video “The Roots of the Sea” sulla progettazione e realizzazione di impianti di riforestazione ecosostenibile di praterie di Posidonia oceanica. La conferenza, alla quale hanno partecipato il Sindaco di Livorno Luca Salvetti, i vertici di ASA SpA, Costa Edutainment, Autorità Idrica Toscana, l’esperto di Posidonia oceanica Professor Francesco Cinelli, e ancora i rappresentanti delle Università di Pisa, di Siena, ISPRA, ARPAT, Legambiente, l’azienda tessile Coatyarn e il regista del video documentario Simone Ducci (Tourism in Tuscany), è stata l’occasione di incontro e confronto sui temi ambientali marini e su alcune tematiche all’ordine del giorno come la siccità, l’emergenza idrica e la desalinizzazione.
Nelle attività di ricerca per la tutela dell’ecosistema marino, ASA ha ideato e realizzato una rete completamente biodegradabile, utile alla riforestazione delle talee di Posidonia oceanica sul fondo del mare in alcune zone del mare dell’Isola d’Elba. Con questo processo biochimico, la posidonia, terminata la sua funzione di trattenimento delle talee, diventa nutrimento per i funghi e batteri naturalmente presenti sui fondali marini. Il lavoro è frutto di una ricerca congiunta tra ASA, Acquario di Livorno e Università di Pisa che ha visto nel tempo aggregarsi ISPRA, l’Università di Siena e l’azienda tessile di alta moda Coatyarn nella produzione del tessuto servito per la produzione della rete di pascimento della pianta.
ASA si è posta il problema di salvaguardare le praterie di Posidonia oceanica (una delle maggiori fonti di ossigeno del pianeta) all’Elba, in corrispondenza della posa delle condotte di carico e restituzione del dissalatore a osmosi inversa di Lido di Capoliveri. Nel marzo 2017, sotto la supervisione scientifica del Prof. Francesco Cinelli venivano installati sul fondale del Golfo Stella (Isola D’Elba) a 12 metri sotto il livello del mare dei supporti in grado di resistere all’energia del moto ondoso capaci di ricucire e arrestare il diradarsi delle praterie stesse. È infatti in corso, negli ultimi 50 anni, un arretramento delle praterie verso il largo a causa della pressione antropica rappresentata dalle attività umane, principalmente pesca e ormeggi delle barche. Individuata la struttura resistente la sfida divenne quella di sostituire le reti in materiale plastico con biopolimeri in grado di decomporsi naturalmente in acqua mare. Dopo 4 anni di sperimentazione in mare, presso l’Acquario di Livorno e nei laboratori di ingegneria chimica si è finalmente individuata una coppia di materiali (un polidrossialcanoato ed un polibutilsuccinato coadipato) in grado di poter essere utilizzati ai nostri fini. Decisivo l’intervento della ditta Coatyarn la quale, rivestendo un filo di fibra di vetro con PBSA, è riuscita a estrudere e poi magliare la rete.
Oggi è così disponibile per tutti gli interventi di ripristino e ricucitura sui fondali marini, un modello applicativo e un materiale altamente innovativo e performante da tenere presente ogniqualvolta sia necessario intervenire sul fondo del mare ad esempio nelle operazioni di posa di cavi e condotte sottomarine. Al momento è stato
isolato da ISPRA il fungo che si nutre del nostro biopolimero. Parimenti sono stati isolati i batteri presenti su alcuni copepodi in grado di degradare il materiale. Contemporaneamente l’Università di Siena ha testato la genotossicità del PBSA sulle cellule umane e di delfino. Sebbene siano biopolimeri di origine naturale, prima del loro utilizzo massivo in mare, si vuole escludere qualunque rischio di potenziale nocività sull’ambiente.
L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare i lavori in corso del dissalatore elbano di Mola, e soprattutto per affrontare il tema della dissalazione che qualche giorno fa, già il ministro Pichetto Fratin ha dichiarato essere una delle soluzioni che saranno adottate dall’Italia per contrastare la siccità sempre crescente e l’emergenza idrica ricorrente in questi anni, dovute entrambe al cambiamento climatico in corso. Un argomento di grande importanza per la messa in sicurezza delle zone costiere e delle isole in tutto il territorio nazionale.
Alla conferenza sono intervenuti