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Il Progetto nasce con l’obiettivo di sviluppare una strategia partecipata per la gestione sostenibile delle risorse idriche nella Bassa Val di Cornia attraverso la riduzione della domanda idrica, la ricarica della falda e la riqualificazione fluviale. Il Partenariato del progetto è composto dal Consorzio 5 Toscana Costa (soggetto capofila), dalla Scuola Superiore Sant’Anna, da ASA e dalla Regione Toscana. I soggetti cofinanziatori sono il Comune di Campiglia Marittima, il Comune di Piombino e il Comune di Suvereto.
Tra le azioni dimostrative previste dal Progetto, ASA ha realizzato e messo in esercizio la ricarica controllata della falda del fiume Cornia con collaudo effettuato a inizio 2018 (Intervento B4), l’attività di distrettualizzazione delle reti idriche volta alla riduzione delle perdite dell’acquedotto nel Comune di Piombino (Intervento B6) ed il riutilizzo delle acque reflue per irrigazione dell’impianto sportivo del Comune di Campiglia M.ma (intervento B8). Relativamente alla ricarica della falda sotterranea, per la terza stagione, sono stati immessi circa 550.000 mc di acqua ed i dati di monitoraggio, effettuato dal SSSA, hanno confermato l’efficacia di tale intervento.
Nel Comune di Piombino sono stati creati quattro distretti idraulici (Poggetto-Cotone, Capriola, Ghiaccioni e il Centro storico) con misuratori di portata e pressione in ingresso, per monitorare il consumo e la gestione dell’acqua potabile. La sperimentazione è stata avviata per Poggetto-Cotone e Capriola e, grazie alla ricerca fisica delle perdite – con strumenti di tipo noise-logger e geofono – l’Azienda ha ridotto le perdite di circa 5-6 l/sec, pari a circa il 9% delle perdite fisiche. Le operazioni di indagine continuano.
Nel Comune di Campiglia Marittima è stato realizzato un impianto per il riutilizzo delle acque reflue depurate dall’impianto di Campo di Gallio per l’irrigazione del campo sportivo “La Pieve”. L’opera, già realizzata e collaudata, impiega una quota dello scarico proveniente dal depuratore di Campo di Gallio (ca 8 mc/g) per essere riutilizzata per l‘irrigazione del campo sportivo “La Pieve”, dopo aver subito un trattamento specifico per il riutilizzo nel nuovo impianto terziario. L’impianto, che ha ottenuto da Regione Toscana l’autorizzazione per l’impiego a fini irrigui, consiste in un impianto di aspirazione, filtrazione, disinfezione e rilancio dell’acqua in uscita dal labirinto del depuratore verso una cisterna interrata nell’area del campo sportivo dalla quale attinge il sistema di irrigazione del tipo “a pioggia” che viene azionato per tutto l’anno a seconda delle esigenze stagionali.
L’impianto può fornire una quantità d’acqua pari al 100% del totale necessario all’irrigazione stimato in c.a. 3.000 mc/anno: un esempio concreto di economia circolare per ridurre il consumo di acqua potabile in un territorio, la Val di Cornia, in cui alla scarsità della risorsa si contrappone una domanda idrica del territorio particolarmente elevata, dovuta alla vocazione turistica e alla presenza di attività agricole e di grandi poli industriali.
L’impianto di post-trattamento è stato utilizzato come impianto pilota per progettare e realizzare impianti di riutilizzo in Val di Cornia a scala maggiore, vedi impianto di Guardamare.
Il Progetto Life Rewat ha richiesto ad ASA un impegno importante anche sul fronte della Comunicazione, prevedendo un significativo budget per le varie azioni e strumenti atti a sensibilizzare il territorio circa l’uso sostenibile della risorsa ed anche a diffondere la conoscenza del Progetto (disseminazione).